Signor Presidente della Repubblica

Signor Presidente della Repubblica,

mi permetto di rivolgermi a Lei nella speranza che Ella possa trovare le forme più adatte, se ci sono, per un intervento autorevole verso i vertici della televisione pubblica e verso i politici italiani affinché svolgano la funzione a cui sono stati chiamati, o eletti, nel modo più dignitoso, rispettoso del prossimo e responsabile possibile. Tutto ciò per la difesa del Paese da possibili derive simil-autoritarie, a mio avviso già visibili.

Sono francamente preoccupato per il modo in cui alcuni intellettuali italiani, penso a Roberto Saviano in particolare, ma anche ad Antonio Scurati, vengono trattati nel Paese da aziende pubbliche come la Rai e da alcuni elementi di spicco della Politica italiana. Facili bersagli del discredito mirato di parlamentari e di elementi governativi.

So che le Sue prerogative, Signor Presidente, sono ben determinate e delimitate, e non prevedono interventi (intendo messaggi alle Camere, ad esempio) a tutela della dignità, della libertà e della sicurezza di scrittori, artisti e intellettuali che criticano il “Potere”. So anche di molte Sue parole, pronunciate in varie ricorrenze, che spesso richiamano l’attenzione su punti delicati delle nostre vicende etico-politiche.

Se io fossi il Segretario di un Partito politico, mi sarei già da tempo rivolto a Lei per esporLe queste preoccupazioni e rivolgerLe un appello.

All’alba di questo nuovo 25 aprile sarà importante sentire nuovamente, e non ho alcun dubbio in merito, il suo richiamo ai più alti valori della Resistenza in relazione a un presente che spesso li dimentica nella sostanza.

La ringrazio in anticipo, a prescindere da quello che potrà o non potrà fare.

Pigi

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